Esistono numerosi tentativi di imitazione del celebre libro “LA STORIA DELL'ARTE RACCONTATA DA ERNST H. GOMBRICH”, ma l'opera del grande studioso austriaco naturalizzato britannico è, e probabilmente rimarrà, insuperata.
Nato il 30 marzo del 1909 avrebbe festeggiato il 111° compleanno: occasione per ricordare il suo innato talento esplicativo capace di accompagnarci con naturalezza tra i continui processi creativi che hanno incalzato, affascinato e turbato le coscienze degli artisti attraverso lo scorrere dei millenni in “una continua tessitura e trasformazione di tradizioni, dove ogni lavoro accenna al futuro e ricorda il passato".
Si tratta di una narrazione affascinante, scritta con arguzia e divertimento, ma chiara e rigorosa nei contenuti che si è conquistata un posto di prim'ordine nel panorama letterario.
Il fine, cui l’autore mira, è quello di trasmettere la sua folgorante passione capace di spingerci ad approfondire ciò che più ci ha incuriosito, fornendo i primi necessari strumenti per comprendere il fascino ed il mistero che si celano da sempre nell’arte.
L’omaggio all’acuto accademico mi consente di esporre il mio obiettivo: far dialogare arte, architettura e design intendendo l’opera artistica come valore aggiunto, come investimento da inserire nel servizio di progettazione.
Eclettismo e stile sono i risultati di un sapiente utilizzo dell’arte che sarebbe improprio ridurre a mere finalità decorative. Essa consente di rielaborare gli spazi abitativi calzando disparati gusti estetici, sia antichi che moderni, conferendo allo spazio un’essenza quasi trascendentale, un’allure onirica.
Gli interni dall’aspetto patinato sono, quantomeno visivamente, ormai molto più accessibili al pubblico grazie a Pinterest e Instagram: le persone traggono ispirazione da arredamenti charmant tuttavia il rischio di “scimmiottare” o, ancor peggio, copiare fedelmente abbassando l’asticella della qualità è dietro l‘angolo.
Più che legittimo selezionare immagini che ci hanno colpito affinché fungano da linee guida e vengano reinterpretate in modi nuovi ed emozionanti: è il tocco personale a diventare sempre più importante.
Bilanciare gli elementi è un’attività di “istinto controllato”: individuare la perfetta sintesi tra la personalità dei committenti e l’ambiente circostante è tutto fuorché improvvisazione.
Il mio criterio guida è la presa in considerazione delle sensazioni che si vogliono evocare in uno spazio ed indubbiamente l’arte viene in soccorso: soggetti, composizioni e cromie costituiscono un’inesauribile fonte di ispirazione per i miei arredamenti.
La scelta delle opere riflette l'anima di chi le vive, ponendo l'accento sulle passioni, le peculiarità ed i tratti umorali dei padroni di casa…
Permettetemi di aiutarvi in questo percorso costruttivo, rifuggite l’idea che sia dispendioso o inarrivabile: per saper scegliere bisogna sapere.